AC. Architettura e città. Vol. 1: Componimenti giudiziosi di Canella Riccardo - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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AC. Architettura e città. Vol. 1: Componimenti giudiziosi

  • Autore: Canella Riccardo
  • Editore: Maggioli Editore
  • Isbn: 9788891620156
  • Categoria: Urbanistica e arte del paesaggio
  • Numero pagine: 138
  • Data di Uscita: 28/11/2016
  • Collana: Politecnica
14,00 €
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Riccardo Canella (1963) Laureato con Enrico Mantero e Lucio Stellario d'Angiolini alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove ha insegnato Composizione architettonica dal 1997 (anno di fondazione) al 2015 (anno di chiusura) alla Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano-Bovisa, in forza al Dipartimento di Progettazione dell'Architettura. Dal 2015 insegna Composizione Architettonica alla Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni al Politecnico di Milano-Leonardo. Dal 1992 al 1996 è stato cultore della materia in Composizione architet- tonica presso il Dipartimento di Progettazione dell'Architettura. Dal 1993 al 1996 è stato redattore della rivista quadrimestrale Manocomete, diretta da Giancarlo Majorino. Dal 1994 al 1996 viene incaricato di insegna- mento in Storia dell'arte e disegno al Civico Liceo Serale di via Marsala a Milano. Nel 1997 ottiene Borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche per la tesi dal titolo Ambiente mediterraneo: migrazioni etniche e città di fondazione. Dal 2004 è dottore di ricerca in Composizione architettonica. Dal 2007 è ricercatore in Composizione architettonica. E' stato membro del gruppo di ricerca Architettura e città (con i professori Guido Canella, Lucillo Stellario d'Angiolini, Antonio Acuto, Pellegrino Bonaretti, Enrico Bordogna, Marco Canesi, Vincenzo Donato), del quale gli interessi si sono rivolti alle figure e alle esperienze dell'architettura mod- erna e contemporanea, alle tipologie delle principali attività di vita asso- ciata, ai caratteri degli insediamenti, ad alcuni protagonisti dell'architettura italiana ed internazionale del Novecento e al rapporto tra architettura e fenomeni strutturali e congiunturali della società. Autore e coautore di testi di critica architettonica, di numerosi progetti di architettura e urbanistica eseguiti anche come allievo nei corsi universitari alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, per autocommit- tenza, per le esposizioni a tema, proposti con fine dimostrativo nei corsi di composizione e nei laboratori di progettazione della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, proposti con fine dimostrativo in laboratori di altri seminari e facoltà. Ha partecipato e partecipa ai più importanti con- corsi nazionali e internazionali di architettura come capogruppo. Mostre collettive hanno illustrato l'opera realizzata e i progetti di concorso, con pubblicazione e critica in cataloghi e riviste. Nella mia generazione, ormai non tanto giovannee,, ricorre un interrogativo:  ci  dobbiamo  considerare  ultimi  architetti  del  Novecennttoo  o  primi del Duemila? Lo scenario che ci sta di fronte, mondializzato e   globalizzato, sembra infatti del tutto sproporzionato rispetto ai concetti e agli strumenti che ci sono stati messi a disposizione, come abbastanza certi     e sicuri, nel percorso della nostra formazione. Come cercare di adattarli  e renderli incisivi rispetto a uno sviluppo (e non necessariamente progresso), che ci appare ancora in tutto fluido? In questo scenario diventerà possibile e credibile una ricerca progettuale orientata alla conoscenza, all'approfondimento della città e della sua articolazione in architettura, nonché ai raggi di reciproca influenza lungo i quali il tempo ha scambia- to culture, a partire dal Mediterraneo fino al Movimento Moderno? Sarà possibile da questa conoscenza così orientata ricavare una contestualità, una tipizzazione e una figurazione dell'architettura in grado di instau- rare un confronto autorevole e credibile ai diversi livelli di dommaannddaa che oggi pone la società internazionale?

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